La cottura a vapore è da sempre praticata dai popoli orientali.
In Cina, sembra che l’uso di cuocere le verdure a vapore sia diffuso da più di tremila anni. Così come da più di mille anni abbiamo notizie dell’uso nordafricano di cuocere il cous cous a vapore.
E io che sono siciliana ho sempre visto le mie nonne portare avanti questa tradizione. Loro che le domeniche d’estate lavoravano il cous cous con le mani (“incocciare” in gergo tecnico) e poi lo cuocevano a vapore nelle apposite cuscusiere.
In Occidente, sembra che questo tipo di cottura si sia diffuso negli anni ’80, quando iniziano a svilupparsi le idee salutiste e la fobia del grasso corporeo.
Oggi la cottura a vapore è sempre più diffusa per vari motivi che ti dirò fra poco.
Esistono di base due modi per cuocere a vapore:
1 – In pentola a pressione (io uso questa)
La pentola a pressione è uno dei modi più diffusi per cuocere le verdure a vapore. La sua particolarità è che bolle a 120° gradi e in questo modo dimezza i tempi di cottura di legumi e cereali. Per le verdure non è molto adatta perché le sottopone a temperature troppo alte.
Io però la uso spessissimo perché mi semplifica notevolmente la vita.
2 – A vapore con l’apposito cestello in metallo o bambù (io uso questo).
Questo è un altro metodo che utilizzo spessissimo. Diciamo che ho eliminato la parola “bollire” dal mio vocabolario.
Ecco perché:
I 10 benefici della cottura a vapore
1 – La cottura a vapore conserva le proprietà nutrizionali
Le verdure non vengono a contatto con l’acqua (come nel caso della bollitura) e conservano intatti i loro nutrimenti (soprattutto la vitamina C che è idrosolubile e si distrugge con il calore).
2 – I tempi di cottura si riducono
A vapore riesco a cuocere le patate a cubetti in meno di un quarto d’ora. Lo stesso vale per i fagiolini. Gli spinaci si cuociono in circa un minuto e non prendono il tipico gusto amaro della bollitura.
3 – I colori e la consistenza rimangono intatti
Nella foto che ho messo all’inizio dell’articolo c’è un cavofiore viola che dopo la cottura a vapore ha mantenuto il suo splendido colore. Questo non accade con altri metodi di cottura.
Le verdure cotte al vapore rimangono croccanti e saporite. Per esempio gli asparagi cotti al vapore non hanno nulla a che vedere con quelli bolliti o soffritti in padella.
4 – Non si usano grassi
Cuocendo a vapore, non hai bisogno di utilizzare grassi a inizio cottura. Tutt’al più puoi unire un filo d’olio a cottura ultimata per dare maggiore sapore alle verdure.
5 – L’acqua di cottura può essere riutilizzata
Per esempio per fare un buon brodo vegetale in sostituzione del malefico dado. Può essere bevuta o data alle piante una volta raffreddata. Tra l’altro per cuocere a vapore serve davvero pochissima acqua: questo la rende un metodo davvero ecologico!
Ecco 3 idee per cuocere le verdure a vapore:
1 – Piatto ricco di contrasti
Tanti colori tutti diversi e ricchi di proprietà benefiche.
Cavolo violetto; barbabietole rosse; tompinambur e pezzetti di batata.
Condimento: un filo d’olio; un po’ di sale.
2 – Barbabietole in agrodolce
Ho cotto per circa mezz’ora le barbe rosse a vapore.
Le tagliate a fettine e ho condito con zucchero di canna, aceto e semi di finocchio e le ho lasciate a macerare per qualche ora.
Hanno avuto successo anche presso haters della barbabietola.
3 – Insalata raffinata
La foto non le rende giustizia. Eppure questa preparazione è davvero buonissima ed equilibrata.
Ho cotto a vapore: patata, topinambur e carote. Ho unito un filo d’olio e una manciata di foglie di erba cipollina secca.
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