Tagliatelle al ragù di tofu

Premetto che fino a qualche mese fa, cioè quando ho sviluppato una strana passione per la cucina orientale un tanto al chilo dei ristoranti all-you-can-eat, avevo sempre odiato il tofu.

Se per questo, fino a pochi anni fa odiavo anche l’avocado e i kiwi, però questa è un’altra storia.

Dicevo che non mi piaceva affatto il tofu, il suo sapore di scantinato stantio e la sua consistenza gommosa. Mangiandolo però nei ristoranti asiatici per esempio fritto o nella zuppa di miso, mi sono accorta che non era un alimento affatto male, anzi.

Il suo sapore neutro assorbiva perfettamente quello degli altri cibi, inoltre aveva una consistenza morbida e delicata, niente a che vedere con quello che avevo sempre comprato nei supermercati.

Facendo qualche ricerca nel vasto mare di internet, ho scoperto che esistono una miriade di tipi di tofu, quello secco, quello “silken” e soprattutto ho scoperto che questo alimento va trattato a lungo prima di poter essere mangiato.

Cos’è il tofu?

E’ una sorta di “formaggio” che si ricava cagliando il succo delle fave di soia fresche con sali minerali per esempio il solfato di calcio o il cloruro di magnesio. Il tofu è diffuso in tutto l’estremo Oriente, e viene definito “carne senz’ossa” per l’elevato apporto proteico.

Alcune note importanti per l’acquisto del tofu e dei prodotti in genere, meglio prenderli da agricoltura bio e soprattutto di provenienza OGM (è tutto indicato sulla confezione o sull’etichetta).

Preparare il tofu ed eliminare il sapore amaro

Bello questo pippotto sulla storia del tofu… Ma io che me ne faccio?

Semplice, se vuoi che i tuoi piatti a base di tofu abbiano un buon sapore devi eliminare il siero residuo, perché è proprio il siero che dà al tofu quel sapore acido ed è proprio il siero residuo che impedisce al tofu di assorbire i sapori degli altri ingredienti.

Il procedimento per togliere il sapore amaro al tofu è molto semplice: basta tagliare il panetto in pezzi più piccoli, appoggiarlo su uno scolapasta con un peso sopra (piatti, tazze, pentole, più peso c’è, prima sgocciola) in modo da fargli rilasciare tutto il liquido e dopo (la sicurezza non è mai troppa!) asciugarlo ancora con la carta assorbente.

Dopo questa operazione preliminare il “formaggio” è pronto e posso darti la ricetta delle tagliatelle al ragù di tofu.

INGREDIENTI

1/2 carota

1 scalogno

1 scatola di pomodorini bio

1 foglia d’alloro

olio evo

4 nidi di tagliatelle

125 grammi di tofu

Soffriggi in abbondante olio evo la carota e lo scalogno tagliati a cubetti piccolissimi e la foglia d’alloro.

Aggiungi il tofu sbriciolato e lascia insaporire un po’, quindi unisci i pomodorini e un po’ d’acqua, chiudi con il coperchio e fai cuocere per almeno mezz’ora, aggiungendo altra acqua se necessario.

Quando il ragù è quasi pronto cuoci la pasta e poi salta tutto insieme in padella per amalgamare gli ingredienti.

Con queste dosi vengono due porzioni di ragù che potrai anche congelare o conservare.

Quali sono le tue ricette preferite con il tofu? Scrivile nello spazio per i commenti.

Qui, trovi la guida “Come diventare vegani o vegetariani”con  le mie ricette e i miei consigli per te che ti stai avvicinando a questa nuova alimentazione.

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